domenica 21 agosto 2011

ultimo weeh end

Fervono i preparativi al rientro, fra questi si tira le somme sui perché della nostra missione e…..
Ma stiamo ancora sul leggero e parliamo del week end.
Partiamo con una tipica giornata “missionaria”in cui i bimbi di Ilena sono missionari del loro campo di calcio
Per cui tiran via terra da una parte e la buttano dall’altra(nessun bimbo è qui sfruttato! Ognuno lavora per la forza,la voglia e le capacità che ha,vi testimonio,in serenità)
E io da loro disoccupata che fò? Lavori socialmente utili!
Una tinteggiata di quaggiù
Una lassù

Una spolverata alla madonna

Ma che bella giornata di sole questa qua!
Poi farmacia: metti e togli,togli e metti
Ma prima chiacchierata con Padre Zocco e cosa abbiamo scoperto? Avete in mente la canzone di Celentano “ la situazione politica non è facile…la situazione economica non è facile…..” non è facile!                                       Qui si mangia poco,beve troppo e manca l’ igiene. per cui la maggior causa dell’ alto tasso di mortalità,sia adulto che infante è dovuto a malnutrizione e alle malattie a trasmissione sessuale che le madri passano  ai figli. Per la cura dei bambini vittima della malnutrizione e rachidismo esiste un centro che abbiamo visitato,ed ecco tutti i bambini in fila a lavarsi le mani prima del pranzo. Ricordo!i Camilliani collaborano anche con un ricovero che si occupa di malattie mentali.
Si ricorda inoltre che qui mangiano riso e patate dolci,mangiavano! Il costo del riso è aumentato,gli sono rimaste le patate dolci! Non è facile!...e per la sanità pubblica,offerto il personale ma il materiale te lo paghi come anche il taxi per andare….con cosa?
Prudo(che non si scrive così ma lui me lo passa) ha voluto essere camilliano perché in Madagascar essere malati non è facile,bè! Non lo è da nessuna parte! Certo è che qui si muore per patologie in italia curate ed è moooooolto diversa la sanità a disposizione di tutti. Una triste conversazione avuta con lui. mi faceva notare che in campagna la gente si cura con le erbe,i bambini sono molto forti,hanno anticorpi e resistono anche al freddo mentre altri,italiani compresi,hanno bisogno del golfino. Gli ho di rimpetto fatto notare io che anche da noi esistono i rimedi della nonna,avvolte esatti avvolte no,che la cura con le erbe è una scienza ok ma la differenza sostanziale per cui quei bambini a cui lui fa riferimento sono molto forti perché in quelle condizioni quelli deboli muoiono.  In italia se un bambino nasce con un problema es.cardiaco, di norma l’operiamo e finisce nella schiera di quelli che hanno bisogno del golfino qui, finisce riporto ahimè !brutalmente come l'ho detta sotto terra .                                                                                                                                Ma torniamo sul leggero

FOTO CASA S.CAMILLO
Casa. .dove padre Stefan fa l’indiano e cerca di farmi mangiare una zuppa di pesce,tentativo fallito! Chiacchierata con Prudo,niente ping pong perché hanno fatto dei lavori e le luci erano smontate. Cosa è saltato fuori? che il suo animale preferito è il gallo,ma pensa te! L’ho trovato molto buffo  e strano,ma sapete perché? Perché qui si organizzano combattimenti tra galli e lui fin da piccolo li andava a vedere, ma senza mai scommetter,anzi! Bad Prudo,cattivo! tingeva un suo gallo in modo che l’altro del suo pollaio non lo riconoscesse e si picchiassero!( non gli è l’ho detto che noi da piccoli diamo fuoco alle formiche e inscatoliamo le api,forse lo farò!). in campagna qualche volta qui organizzano combattimenti tra zebù ma sono più rari.
Per finire…..mentre mi leggo il messale,tho! Una visita non gradita.

Una pulce solitaria,spero!che mi saltella sul letto. Ora,ricordate i puffi? Bene!pensate a quattrocchi mentre dice: “io oodio le pulci!” Ecco me.
Pulcicidio e funerale
Amen! Tr a una grattata e l’altra.
Sabato
 si monta sull’autobus che retifico,sono mercedes.
Avrei voluto farmi una camminata per affari miei, ma intercettata e seguita dai bimbi non me la sono sentita di scacciarli,ho affidato la macchina fotografica a Sthephan e siamo partiti. Ed ecco qualche risultato
 un occhio perfettamente sano trasformato in sguardo da strega
 una scorpacciata di ….bo! fragoline di bosco?!
Fino ad arrivare al cantiere del campo da calcio dove mi hanno aiutato a raccogliere la terra da portare a casa, fatto due scivoli nella stessa discesa da cui in venerdì tirano la terra da spostare

E se la sono pure mangiata! Vedete la bocca rossa?!

Me l’hanno offerta,io gli ho rimproverati e poi Padre Albert mi ha istruita sul fatto che esiste un tipo di terra commestibile,la mangiano anche le donne gravide..uhmmmm!!!! sarà! Qualcuno sa dirmi qualcosa in merito?
Finiamo il giro con il famoso carretto

Domenica
E con lei finisce il mio ultimo week end a fianarantsoa.
Direi ho chiacchierato,non a sufficienza perché non vi ho raccontato tutto quello che avrei voluto condividere ma! Così è. Vi invito ora a partire con me e guardarvi intorno. Sono le otto del mattino si esce di casa direzione Ilena.
È una mattina di nebbia. l ’aria,la nebbia forse,ha un odore che sa quasi d’affumicato.  Sulla strada per ora vendon solo pane, poca gente in giro che si appresta per la messa. Saliamo verso monti . ecco la Moschea i cui canti sono le prime voci che sento al risveglio,alle 4.30 circa.
Svoltiamo verso il municipio
Per evitare un percorso su strada di montagna,che considerata la guida qui preferisco evitare! E tagliare attraverso una via secondaria che si avvalla discretamente per poi risalire leggermente. Costeggiamo per    arrivarvi la zona del mercato che abbraccia il comune.
I negozi sono ancora chiusi(Su questa  troviamo anche le banche e altri uffici statali oltre ad alberghi molto rispettabili ),ma le “bancherelle del fresco” già stese
Nell’abbandonare il viottolo che ci farà uscire su quello stradone che nel racconto precedente ci fece un po’ tremare,ricordate? È quello che percorso dal centro città passa davanti alla stazione centrale degli autobus, be! Preso di qui inizia subito dal punto rilassante vista parco,ma dicevamo!nell’abbandonarlo la nostra attenzione è attratta da una ragazza che l’attraversa nella sua breve larghezza con un secchio,dove va?
Al pozzo,a prendere l’acqua. Non ha la classica balaustra circolare del nostro immaginario,ma è di poco rialzato da terra. Percorriamo quindi lo stradone che ci porterà fuori città e guardiamoci attorno
Una delle tante  ragnatele
E tra fiori,piante,il “parco” sottostante
All’apice dove svolteremo per ancor più salire già si lavora nel campo
Quindi tra classiche case in terra un esempio di nuova fattura
E ancora affascinanti(per me)ragnatele e l’aria a tratti acquista l’odore d’incenso,non so da cosa le sia dato,non mi risulta che lo usino da quelle parti,ma la mia ignoranza in merito è tanta.Da descrivere che tutti sono interessati a cosa fotografo e i più vogliono farsi fotografe. Questa foto
Mi è valsa per curiosità l’amicizia di tre ragazzi che stavano salendo con me e hanno voluto vedere nel mio schermo  e finirci dentro
Per questo sono stata ringraziata,solo per avergli dato la possibilità di specchiarsici  una volta,ben sapendo che non avranno mai quelle foto.
E ancora gli “svincoli” per quei sentieri che tra una corsa e una camminata ho per mia curiosità percorso
in cui una volta scorsa
E continuiamo a salire. Luce ancora non ce n’è. Su tutto regna il grigio
Gocce di rugiada
E orchidee(Qui è una pianta che cresce spontaneamente, molto comune.)
Che si innalzano.
Siamo quasi arrivati. Infatti sopra di noi scalato un leggero terrazzamento, gli orti
Sul ciglio della strada, le fragoline? Le assaggiamo? Ma si!se le mangiamo i bimbi!
Gnam! Bè! A pensarci bene…..loro si mangiano anche la terra!
Una casa, sembrerebbe abbandonata,è  a destra mentre la strada svolta a sinistra e siamo all’ingresso del villaggio.
È passata poco più di un’ora dalla nostra partenza e qui ci si lava
In preparazione della messa.
Quella di oggi è stata speciale,non solo perché Maurizio ha domandato fosse in memoria dei volontari defunti delle Misericordie ma perché ci è stato riservato un angolo alla fine della funzione per i saluti e consegnato a sorpresa un ricordo. Credo fortemente che in più di un occasione nella nostra vita futura,io è Maurizio, ci domanderemo come si saranno sviluppate le vite di questi che noi ricorderemo bambini ma saranno diventati grandi e sempre saranno presenti nelle nostre preghiere.
Pranzo d’addio con la suora……e casa e solito tram tram
Quindi prima che le puntate finiscano,un doveroso ringraziamento non solo alla Confederazione Nazionale delle Misericordie e ai Camilliani,ma un grazie alla Misericordia di Massa che in questo viaggio mi ha sostenuta e a quei volontari che di me si sono fidati per portare il loro concreto pensiero.
Grazie a tutti, per questo mese di vita!

Nessun commento:

Posta un commento